Il primo dei due volumi che raccolgono tutte le 366 schede di XXCO quotidianamente pubblicate è disponibile presso NodoLibri (via Borsieri 16, Como), sul sito internet e in libreria.
La prima parte propone le schede degli edifici dal 1900 al 1945, corredate da introduzioni, approfondimenti, cartine, bibliografia e indici.
È invece profondamente rappresentativa di un’intera fase dell’operare architettonico nella città di Como, quando la maggior parte, per non dire la totalità, degli interventi auspicati (e possibili) nel centro storico erano interventi di recupero. Si è molto discusso su quella fase, e soprattutto sulla sua connessione con il progetto generale per il futuro della città proposto in quegli anni (genericamente denominato “di terziarizzazione”); le questioni sono di estrema complessità, e il fatto che ancora la coscienza critica cittadina non sia stata in grado di elaborarle fino in fondo è, a mio avviso, uno degli elementi che intralciano la messa a fuoco del possibile destino urbano di Como. Ma – davvero – l’approfondimento di tutti questi aspetti travalica i limiti di questa ricerca.
Fabio Cani
Edificio per residenze e negozi (Casa Bazzi)
Restauro: Gianfranco Caniggia, architetto
1969-1973
Como, via Olginati 3
stato: visibile – ben conservato
Nel 1969, l’amministrazione comunale di Como vara un programma di valorizzazione e restauro per dieci edifici del centro storico, per i quali sono stati identificati interessanti elementi medioevali occultati nelle ristrutturazioni posteriori. L’edificio di via Olginati è però l’unico per cui si procede a un restauro integrale, condotto dall’architetto Caniggia con la collaborazione dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Nella facciata, con il paramento a pietra a vista in evidenza, si riconoscono tre piccole case originarie, poi riunite; sono state rimontate anche bifore e finestre, con elementi in parte originali. All’interno sono stati ricostruiti i piani di calpestio ai supposti livelli medioevali. Il cortile è invece riconfigurato secondo l’aspetto postmedioevale, con balconi retti da una struttura lignea e parapetti in mattoni, e affreschi decorativi del XVI-XVII secolo.
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