XXCO_135: Uno spigolo puntato sul centro
Ritorno nel centro storico di Como (dove – ma credo di averlo già scritto... – l'attività di rinnovamento edilizio, in realtà, non si è mai fermata per tutto il Novecento), per mostrare un altro esempio dell'architettura degli anni Settanta, quasi contemporaneo rispetto a quello di ieri, ma fortemente segnato da un approccio diverso.
Senza alcun intento mimetico, l'edificio di oggi dialoga da pari a pari con gli edifici storici circostanti, e mette in evidenza anche un'attenzione al "tema" della strada che nei decenni recenti non è così comune e che invece è strettamente connaturato con l'esperienza storica.
Fabio Cani
Edificio per residenze e uffici
Carlo Terragni, ingegnere, Emilio Terragni, architetto
1974-1975
Como, via Volta, via Cinque Giornate 59-61
stato: visibile - ben conservato
L'edificio di via Volta viene realizzato alla metà degli anni Settanta, dopo un lungo iter progettuale cominciato già nel 1963, in una situazione che vedeva il centro storico di Como già interessato da una forte politica protezionista.
È caratterizzato dal volume compatto, con l'evidenza portata sulle pareti di cemento armato a vista, cui le aperture aggiungono una forte vibrazione chiaroscurale; di particolare rilievo è anche il cornicione aggettante, pure in cemento. Allo spigolo all'incrocio delle vie, dinamicamente sottolineato da un ingresso agli uffici, si contrappone l'ingresso alle residenze a metà della fronte su via Cinque Giornate. Verso le mura, importanti resti archeologici hanno comportato lo svuotamento della base.
Le scelte formali inseriscono l'edificio nella continuità della cortina edilizia storica, pur senza rinunce alla modernità dell'immagine.
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